Gli storici riconoscono nella privatizzazione e la conseguente recinzione delle terre comuni o comunitarie, i cosiddetti commons, avvenuta nel XVII secolo in Inghilterra uno dei processi fondamentali all’innesco della rivoluzione industriale. Così le terre che per diritto consuetudinario erano di uso collettivo delle popolazioni rurali, recintate poco a poco, furono trasformate in proprietà privata con leggi apposite…Tuttavia le terre di uso comune non sono del tutto scomparse. Ora distinguiamo diverse categorie di beni comuni, e partecipiamo alla lotta per difenderli, contro la spinta a privatizzarli. Anzi nell’attuale periodo di incrudimento liberista la tendenza alla “recinzione” si è accentuata. E questa tendenza ha inoltre allargato la battaglia non solo a terre o risorse naturali, ma anche ad un’amplissima gamma di beni e servizi necessari alla sussistenza degli umani e al loro benessere collettivo. (dall’VIII congresso FdCA, continua a leggere)
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