L’ASSETTO DELLE TESI DELLA FdCA
La Federazione dei Comunisti Anarchici si è fondata e si fonda sul principio dell’unità teorico-strategica dei suoi militanti. Tale principio fa della FdCA un’organizzazione su Tesi, orientata e federata.
Il principio dell’unità teorica dei militanti adottato dalla FdCA dimostra la diretta ascendenza delle sue Tesi con la “Piattaforma Organizzativa dell’Unione Generale degli Anarchici” del 1926 (e, peraltro, con lo stesso pensiero di Bakunin) ove tale principio viene elaborato e teorizzato, insieme a quello dell’unità tattica. Tale caratteristica dell’organizzazione dei comunisti anarchici è stato interpretato – storicamente ed attualmente – dalla FdCA come un invito alla elaborazione di Tesi che sancissero da un lato l’unità dei militanti comunisti anarchici e della loro organizzazione e dall’altro che – sulla base di quella unità – mettessero in grado la organizzazione politica dei comunisti anarchici di agire nel contesto storico, politico, economico, sociale concreto. Per questa ragione, la FdCA ha ritenuto di dover riarticolare il principio dell’unità teorica e tattica, contenuto nella “Piattaforma”, riconoscendone il valore politico-organizzativo, ma, al tempo stesso, superandone la rischiosa e paralizzante consequenzialità tra unità dell’una ed unità dell’altra. Nella Piattaforma, tale binomio sembra indicare – implicitamente – un rapporto di sovrapposizione tra la teoria dell’organizzazione (e cioè il suo essere politico) con la tattica dell’organizzazione (e cioè la sua ipotesi di lavoro). Se la Tattica deve essere rigorosamente legata e conseguente alla Teoria, ma al tempo stesso deve poter consentire l’elaborazione di ipotesi di lavoro, essa allora deve avere la caratteristica dell’omogeneità e la tendenza all’unità.
Infatti la tattica rappresenta l’ipotesi di lavoro dell’organizzazione, basata sull’analisi della situazione del momento e delle sue linee ipotizzabili di sviluppo, sulle scadenze politiche che si prospettano, sulle possibilità soggettive, cioè sulla forza dell’organizzazione e sulla possibilità di eventuali alleanze. Possono quindi presentarsi nell’organizzazione più ipotesi tattiche, tutte coerenti con la Teoria, ma la cui validità e realizzabilità necessitano di sperimentazione e verifica. L’unità tattica può e quindi – se possibile – deve emergere in seguito al dibattito in seno all’organizzazione, alla valutazione dei risultati offerti da scelte differenti, perché l’organizzazione lascerà che diverse ipotesi vengano sperimentate, purché non siano lesive della sua unità politica. Questa tensione all’unità tattica in seno all’organizzazione produce un clima di confronto che si traduce inizialmente in un approdo consapevole all’omogeneità tra i suoi militanti, confortati dalla condivisione di posizioni unitarie sull’analisi e le prospettive di lungo come di medio periodo, che danno dinamicità alla Teoria e indicano la direzione alla Tattica.
Per cui fra la Teoria e la Tattica esiste dunque una dimensione di riflessione e di elaborazione che riarticola l’unità teorico-tattica in un processo e in un percorso di coerenza e consequenzialità: questa dimensione che articola un concetto teorico in una ipotesi tattica e che verifica come le scelte tattiche non siano in contraddizione con i contenuti della Teoria, è costituita dalle Tesi espresse nella Strategia di Fondo e nella Strategia Politica. Si valorizzano così il dibattito interno ed il lavoro di analisi a tutto vantaggio dell’unità dell’organizzazione, si evita così quel fatale errore a tante organizzazioni comuniste anarchiche nel corso dei decenni, di attribuire valore di Teoria alle scelte contingenti della Tattica, con conseguenze reali disastrose proprio su quella unità che a voce si reclamava su qualsiasi cosa. Conseguenze talmente disastrose da condurre verso una deriva leninista o verso una regressione anarco-sintetista. L’unità non è un sacramento da onorare o da violare: l’unità è un principio e l’unità è una tendenza, e come tale, quindi, informa l’attività di riflessione teorico-strategica di fondo e l’attività di intervento strategico politico-tattico dell’intera Federazione.
L FdCA si è quindi data un sistema di Tesi originali che costituiscono l’unità della Federazione ed il suo orientamento; costituiscono al tempo stesso l’unità delle sue militanti e dei suoi militanti, federati/e in un’unica organizzazione politica e pertanto individualmente e collettivamente responsabili/e della vita politica e delle decisioni politiche della FdCA.
Le nostre Tesi sono suddivise in Teoria, Strategia di Fondo, Strategia Politica, Tattica Generale.
Le Tesi di Teoria costituiscono l’identità unica, unitaria e caratteristica della Federazione, ne sanciscono il suo ruolo rivoluzionario e la funzione politica di memoria storica e di minoranza agente, così come esso è stato indicato dalle sperimentazioni rivoluzionarie del proletariato nella storia della lotta di classe.
La nostra Teoria è composta attualmente di due Tesi: la “Teoria dei Comunisti Anarchici” e “Comunisti Anarchici una questione di classe“. Su di esse non sono ammesse divisioni.
La Strategia di Fondo è composta di Tesi che definiscono per la lunga durata il ruolo strategico degli storici nemici di classe, il ruolo strategico dell’organizzazione di massa del proletariato, il ruolo strategico dell’organizzazione politica, i compiti di entrambe le organizzazioni nel periodo di transizione al comunismo. Su queste Tesi non sono ammesse divisioni, ma è previsto un processo di dibattito interno che porti alla loro modifica o aggiornamento. La Strategia di Fondo è coerente con la Teoria.
La Strategia Politica è composta delle Tesi necessarie a definire per la breve durata il contesto economico-politico-sociale dello scontro di classe internazionale e nazionale, il ruolo strategico dell’organizzazione di massa e dei movimenti politico-sociali-sindacali in corso, il ruolo strategico dell’organizzazione politica. Su queste Tesi non è prevista l’unità bensì l’omogeneità, essendo il dibattito interno costante e le posizioni in continuo aggiornamento. La Strategia Politica è coerente con ed articola la Strategia di Fondo. “Il Programma Minimo dei Comunisti Anarchici” è all’origine delle nostre scelte di Strategia Politica.
La Tattica Generale è composta dalle Tesi necessarie a definire per la breve durata il contesto economico-politico-sociale dello scontro di classe internazionale e nazionale, il ruolo immediato dell’organizzazione di massa e dei movimenti politico-sociali-sindacali in corso, il ruolo immediato dell’organizzazione politica. Su queste Tesi non è prevista l’unità bensì l’omogeneità, essendo il dibattito interno costante e le posizioni in continuo aggiornamento. La Tattica Generale è coerente con ed articola la Strategia Politica. Le nostre ultime Tesi di Tattica Generale sono state approvate al VI Congresso del giugno 2004.
Tale impianto di Tesi è stato concepito per consentire alla FdCA di sapere sempre in quale contesto collocare il suo essere/divenire organizzazione politica, la sua riflessione strategica, il lavoro di analisi e gli insegnamenti tratti dalla lotta di classe di ieri e di oggi, costituendo così un sistema coerente ed articolato al suo interno che valorizza il dibattito, evita irrigidimenti di carattere ideologico (dovuti più a certa tradizione anarchica che ad un lucido e materialista lavoro di analisi e proposta), consente di orientare e caratterizzare le scelte della Federazione alla luce di tali coordinate.
Le Tesi patrimonio dell’organizzazione dal 1985 sono pubblicate sul sito.
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