Ecco cosa sta succedendo nel Rojava, quel piccolo fazzoletto di terra, in quel medio oriente minato da guerre e violenze, che si sta facendo protagonista, da una parte di un vero e proprio fenomeno di resistenza popolare capace di respingere le invasioni dei gruppi armati islamisti, dall’altra di una sperimentazione politica che sia alternativa praticata alla barbarie neoliberista, quindi allo strapotere dei padroni del mondo, declinando una radicale visione della democrazia, che facendo dell’economia un vettore di bene comune e non profitto privato e dei diritti civili e sociali, con i prima fila la questione della donna, un discrimine imprescindibile, restituisce vigore all’annosa questione, mai tramontata, dell’autodeterminazione dei popoli.