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FALANGE ARMATA, ULTIMO ATTO DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE?

torrealta 7 dicembrePesaro,

Giovedì 7 dicembre 2017 ore 17.30

Biblioteca Bobbato

Dal maggio del 1992 alla fine del 1993, l’Italia è insanguinata da una decina di attentati firmati dal gruppo terroristico che si fa chiamare “Falange Armata”. Sono numerosi i morti che provocano in tutto il paese.
La rivelazione di Gladio, gli omicidi della Uno Bianca, le bombe davanti alle chiese e ai musei; ma anche la trattativa con Cosa Nostra, i tentativi di golpe, i segreti di Stato, irrompono nel quotidiano di un paese che sta attraversando una dura crisi economica e finanziaria, il cui esito sarà l’avvento al potere di Silvio Berlusconi.

Maurizio Torrealta ri-costruisce nel suo romanzo una partita a scacchi, giocata senza esclusione di colpi, che finisce in stallo. I testimoni che raccontano la verità vengono fatti sparire, quelli che accettano di mentire vengono premiati. Tutto torna normale. Può nascere la Seconda Repubblica.
Il movimento di classe protagonista della stagione politico-sociale e delle conquiste civili dalla metà degli anni ’60 alla fine degli anni ’70, le sue organizzazioni di massa e la sua rappresentanza politica sono stati finalmente messi in condizione di non nuocere agli interessi dello Stato, degli Stati Uniti e del capitalismo internazionale.
Grazie a questo libro, a distanza di più di vent’anni, possiamo toccare con mano come la strategia della tensione inaugurata con la strage di Piazza Fontana del 1969 e proseguita per oltre 25 anni tra stragi nelle piazze, nelle stazioni e sui treni abbia avuto bisogno di un ulteriore sussulto terroristico, tramite la Falange Armata, per riaffermare che i fascisti non sono mai stati espiantati dal tessuto statale repubblicano.
La presentazione è un’iniziativa co-organizzata da  Alternativa Libertaria, ANPI, Biblioteca Bobbato, Fondazione XXV Aprile, ISCOP, Centro di Documentazione “Franco Salomone” di Fano.

Maurizio Torrealta nasce nel 1950 a Bologna, dove si laurea in Scienze Politiche. Dopo l’esperienza a Radio Alice, da lui stesso fondata,  nel 1979 si trasferisce a New York e insegna italiano alla New York University. Nel 1987, divenuto giornalista professionista, torna in Italia e fino al 1991 collabora come inviato a Samarcanda di Michele Santoro. Tra il 1992 e il 1993 viene assunto al Tg3 come inviato in Sicilia dove inizia la sua attività investigativa sulla mafia. Per tutto il 1993 si occupa delle stragi che hanno macchiato di sangue l’Italia. Dal 2005 caporedattore delle inchieste di Rainews24, dal 2013 al 2014 è direttore del settimanale “Left”. Da dieci anni dirige la scuola di Giornalismo della fondazione Basso.

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