No all’ingerenza imperialista in Venezuela e in America Latina
Sono tempi convulsi in America Latina, e il processo che sta attraversando il Venezuela è un caso emblematico di un nuovo periodo storico. In questo senso, senza fare analisi importanti,la questione dell’ingerenza dei progetti imperialisti attraversa l’intera regione sudamericana, e quindi non ci è estranea.
Crediamo fermamente che solo los y las de abajo, coloro che vengono dal basso, organizzati, siano i soli in grado di orientare un progetto che consideri non solo i nostri bisogni più immediati ma anche i nostri obiettivi più importanti come classe, quelli di porre fine alle disuguaglianze economiche, culturali e politiche.
Nessun governo, dall’alto, rappresenterà i veri interessi degli oppressi; e ancor meno possono farlo quegli imperi nefandi che cercano di soggiogare interi popoli.
Lo scenario peggiore non è lontano, gli interventi militari imperialisti o le guerre civili promosse dagli Stati Uniti sono appena dietro l’angolo.
Il governo di Maduro o l’intervento degli Yankee, quella falsa dicotomia che si ripete in tutti i paesi della regione sudamericana, sembra non lasciare alcuna uscita. Ma è nostro compito sgombrare quelle nere nuvole agitate per intimore, ottundere, confonderci, noi che siamo quelli più colpiti da questo sistema di dominio.
In questo senso, la storia ci ha insegnato con forza che l’intervento degli Yankee e gli altri progetti imperialisti hanno significato per noi solo morte, impoverimento, frammentazione e, soprattutto, paura.
Ma non dimentichiamo anche che le resistenze della classe oppressa sono state abbastanza forti da tenere a bada i programmi di queste grandi potenze.
Sono momenti di lotta, riflessione e convinzione.
È tempo di difendere le conquiste più sentite della nostra classe e di approfondire i processi di trasformazione sociale.
Sempre cercando di rafforzare il popolare potere autogestito.
NO ALL’INGERENZA IMPERIALISTA IN VENEZUELA E AMERICA LATINA.
NESSUNA GUERRA CIVILE PROMOSSA DALL’IMPERO E NESSUN INTERVENTO YANKEE
SEMPRE PER LA COSTRUZIONE DI UN POPOLO FORTE
24-01-2019