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4/12/2015 Palestina-Israele: la terza intifada è ufficialmente in corso… la lotta unitaria non cede alla pressione montante

4/12/2015 Palestina-Israele: la terza intifada è ufficialmente in corso… la lotta unitaria non cede alla pressione montante
Dicembre 28
22:54 2015

Le autorità israeliane ammettono di non avere nessuna soluzione e nessuna strategia per fermare o anche contenere la intifada “non-organizzata” fatta per lo più a livello individuale e da giovani. Gli arresti di massa di centinaia di minorenni non sembra aver raggiunto nessun risultato. I tentativi di sgombero non si fermano, anzi sono in crescita nella Valle del Giordano, nell’Area C, a Gerusalemme e persino nei confini del 1948. Sui media israeliani la controversia riguarda il riconoscimento che c’è già un solo Stato e che bisogna organizzare un migliore ordine del Bantustan prima che la pressione internazionale costringa ad un ritiro sostanziale dai territori occupati con l’espansione del 1967. Le notizie dei media sulla campagna B.D.S. sono di solito ristrette solo ad un incremento del boicottaggio. La comunità di Nebi Saleh è al centro degli sforzi militari per fermare la lotta unitaria e le manifestazioni del venerdì. Nonostante ciò, alle consuete manifestazioni a Bil’in, Ni’ilin, Nebi Saleh, Ma’asarah, Qaddum, Sheikh Jarrah, Colline Ovest di Hebron si aggiungono di tanto in tanto altre comunità.

Bil’in
Tre manifestanti sono rimasti feriti e a decine hanno sofferto per le inalazioni di gas a Bil’in. Tre cittadini sono rimasti feriti nella manifestazione di oggi: Hamza Ghazi al-Khatib è stato colpito alla testa da un proiettile spugnoso, Wael Abdul Fattah Bornat è stato ferito ad una mano da un proiettile spugnoso ed Ahmed Abdul Momin è stato ferito ad una gamba da un altro proiettile spugnoso, a cui aggiungere le decine di manifestanti che hanno sofferto per le inalazioni di gas lacrimogeni.

Nabi saleh

Oggi con oltre 110 palestinesi uccisi per via extra-giudiziale dall’esercito israeliano, di cui molti minorenni, gli abitanti di Nabi Saleh hanno tenuto la loro manifestazione del venerdì, sfidando la brutalità di Israele. I manifestanti hanno marciato lungo la strada principale, che è spesso tenuta chiusa dall’esercito come misura punitiva, e si sono scontrati con i soldati, i quali hanno sparato raffiche di gas lacrimogeni e proiettili d’acciaio ricoperti di gomma. Nessun ferito grave. Nel frattempo, altri 2 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito nel vicino villaggio di ‘Aboud e sulla strada 60 a nord di Ramallah.

 

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