Alternativa Libertaria_FdCA

13680529_10209875909117527_6911471193520776591_nUn “allentamento” di Israele ha portato ad una calo di intensità negli scontri settimanali con le manifestazioni della lotta unitaria* Dopo tanti anni è dura abituarsi alla sostituzione dei lacrimogeni e dei proiettili con la minaccia di essere arrestati se uno supera una certa linea immaginaria. Per molti anni ci siamo preoccupati di quando sarebbe arrivato il giorno in cui chi prende le decisioni nello Stato di Israele avrebbe ridotto al minimo e persino interrotto la dura repressione delle manifestazioni unitarie settimanali contro l’occupazione, contro i coloni e contro il muro della separazione. Il 27-5-16 a Bil’in fu la prima volta in cui le forze di stato non spararono su una manifestazione. Ce ne vollero altre dodici così perchè capissimo che eravamo davanti ad un vero cambiamento di strategia. Lo scorso venerdì loro ci hanno persino “invitato” a tornare a manifestare nell’area del nuovo muro della separazione – proibita a tutti noi da almeno un anno. Pare che i tanti milioni investiti nella lotta per contrastare la campagna B.D.S. (boicottaggio, disinvestimento, sanzioni contro le merci israeliana, ndr) siano serviti ad assumere dei managers più intelligenti in grado di costringere l’esercito a ingoiare il proprio orgoglio ed a smettere di maltrattare le manifestazioni del venerdì e gli attivisti internazionali che vi prendono parte.

Bil’in
manifestazione di venerdì 22-7-16. 6 Israeliani e circa una dozzina di internazionali si sono uniti a quasi due decine di residenti. Il comandante della regione ha cercato di dar mostra della sua creatività cambiando la routine dei relativamente blandi scontri delle ultime settimane. Ha fatto mettere degli avvisi di cartone, con cui ci invitava a non tenere conto dei divieti militari precedenti ed a proseguire il corteo fino alle aree liberate al di là della vecchia strada del muro smantellato. Dopo aver ignorato gli avvisi e quasi raggiunto il nuovo muro della separazione siamo stati bloccati da soldati che manovravano allo scopo di arrestare degli attivisti. Durante la nostra ritirata “troppo lenta” 5 sono stati fermati ma il resto di noi si è ricompattato dietro molto lentamente… finchè abbiamo deciso di far ritorno al villaggio.

5-8-16, tranquilla manifestazione del venerdì a Bil’in – una settimana prima del mio 79° compleanno. 6 Israeliani con gli Anarchici Contro il Muro si sono uniti a decine di attivisti internazionali (soprattutto da Giappone e dalla Svezia) ed ai residenti del villaggio. Le forze di stato israeliane hanno “conquistato” di nuovo la piazza del memoriale dedicato a Bassem dichiarandola zona militare chiusa. Quando ci siamo arrivati, ci hanno minacciato di arresto se fossimo rimasti lì ma non lo hanno fatto. Dopo un lungo confronto soprattutto verbale siamo ritornati al villaggio. (Ci manca davvero l’odore dei lacrimogeni e l’eccitazione di evitare i candelotti tiratici addosso -cosa che non accade da più di un mese e le foto ora sono alquanto banali (: ma è meglio così per il bene dei partecipanti alle manifestazioni.)

19-8-2016, manifestazione del venerdì a Bil’in,

600^ manifestazione contro l’occupazione, contro i coloni e contro il muro della separazione.
La prima manifestazione dopo il cadere del mio 79° compleanno a Bil’in. 7 Israeliani ed una dozzina di internazionali si sono uniti ad almeno due decine di residenti del villaggio in una delle manifestazioni più strane. Mentre stavamo convergendo verso la periferia del villaggio per il corteo settimanale, le forze di stato che attendevano nella loro solita posizione vicino alla strada dello smantellato muro della separazione hanno manovrato in modo da invitarci a proseguire verso l’area proibita vicino al nuovo muro della separazione. Timorosi di spiacevoli sorprese come alcune settimane fa, abbiamo fatto un lungo giro su strada sterrata fino al cancello del muro della separazione. Dopo una lunghissima marcia siamo arrivati alla meta – dove le forze di stato ci stavano aspettando a circa 50 metri dal cancello – “Concedendoci di fare lì la manifestazione”, ma minacciando arresti se avessimo superato una certa linea immaginaria. Dopo un lungo tempo di blando confronto di vai e vieni con avanzate e ritirate abbiamo iniziato a far ritorno al villaggio.
https://www.youtube.com/watch?v=oTo21Xd1VTI

 

Qaddum

A Kafr Qaddum lacrimogeni sulle manifestazioni Nel pomeriggio del 15 luglio, il popolo di Kafr Kaddum ha preso parte ad una manifestazione contro i continui furti di terreni ad opera dell’esercito israeliano. I soldati controllavano le auto in uscita ed in entrata nel villaggio, hanno posizionato dei cecchini nei cespugli e sulla cima delle colline. Tra le fila dell’esercito israeliano anche uomini in uniforme scura, un’unità speciale che viene usata per sedare rivolte nelle carceri. Erano su una Jeep che portava candelotti lacrimogeni. Chiaramente, la loro presenza serviva principalmente ad intimidire i manifestanti ed a prevenire le proteste. Manifestanti Palestinesi marciano verso la strada https://palsolidarity.org/wp-content/uploads/2016/07/DSCN5182-768×576.jpg Palestinesi, Israeliani ed internationali parimenti tra la folla. Dopo qualche slogan, la gente ha cercato di dare inizio ad un corteo ma appena si sono avvicinati alla collina dove stazionavano i soldati, sono partiti i primi candelotti. I soldati israeliani hanno sparato anche proiettili d’acciaio ricoperti di gomma contro i giovani palestinesi, ma anche parecchie raffiche di lacrimogeni sia verso i giovani che verso tutti gli altri. Sebbene nessuno sia stato colpito, molte persone hanno sofferto per le inalazioni di gas. Prima di andarsene, l’esercito israeliano ha provveduto a distruggere la principale condotta d’acqua del villaggio, la cui riparazione costerà almeno 3000 NIS [circa 700 euro, ndr]. Un eccessivo uso della forza è stato impiegato contro un popolo che stava semplicemente lottando per riavere la sua strada, illegalmente sottrattagli nel 2003.

*Ilan Shalif http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro http://www.awalls.org

Blog di Ahdut (Unità – organizzazione comunista anarchica israeliana): http://unityispa.wordpress.com/

(traduzione a cura di ALternativa Libertaria/fdca – Ufficio Relazioni Internazionali)

 

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