Alternativa Libertaria_FdCA

mikeisraelDue volontari delle Unità di Difesa Popolari (YPG), l’anarchico californiano  Michael Israel (Robin Agiri,di 27 anni) ed il tedesco Anton Leschek (Zana Ciwan), sono stati uccisi da aerei di guerra turchi lo scorso 24 novembre come reso noto da un altro volontario internazionale che combatteva con i due caduti a ovest di Manbij, contro l’ISIS.

Così scrive sulla sua pagina Facebook, il volontario internazionale che era col gruppo colpito dagli aerei turchi:

Stavamo prendendo un piccolo villaggio quando siamo stati colpiti da aerei turchi nel corso della notte. Due miei amici, Anton e  Michael sono stati uccisi insieme a molti altri. Resterò a finire i miei 6 mesi. Che Erdogan e la Turchia si fottano.

Le YPG hanno informato le famiglie di entrambi i caduti.

Un altro compagno di Micheal Israel ha postato il seguente messaggio sulla sua pagina Facebook:

E’ con la morte nel cuore che ho appreso oggi della morte del mio heval [amico] Michael Israel mentre combatteva come volontario con le YPG contro l’ISIS in Rojava. Michael era un uomo di fortissime convinzioni; un combattente idealista ed ispirato, che lottava come nessun altro per un mondo migliore, non solo per il bene del Kurdistan e per un’America migliore. Ha dedicato tutta la sua vita a combattere il sistema di ingiustizie che nega la pace ed a visitare diversi paesi per diffondere una piena consapevolezza contro la guerra in Iraq.  Ha condiviso con tutti l’esperienza e gli insegnamenti acquisiti in Siria ed in altri stati. E’ morto nel modo in cui è vissuto, ciò che lascia è di esempio di come dovrebbe essere un vero rivoluzionario. La storia lo esalterà come uno dei più grandi della nostra generazione, al pari di molti altri. Mi ha insegnato molto. Non lo dimenticherò mai. Riposa in pace heval

In un messaggio su Facebook dell’11 agosto 2016, così scriveva Israel, che aveva passato due periodi in Rojava:

“Sono tornato in Rojava e resterò qui per i prossimi mesi a difendere la rivoluzione.

La lotta in Rojava è il movimento rivoluzionario più dinamico e più conflittuale nella realtà dei nostri tempi. Sono convinto che compito degli alleati e degli internazionalisti di sinistra sia quello di supportare questo movimento, per  sostenerlo e per trarne insegnamenti. Le cose che abbiamo solo sognato o teorizzato negli scritti sono ora esperienza viva in Rojava, modificate ed adattate per la loro lotta e rese reali. In Rojava si sta facendo tutto questo e si sta riorganizzando la società nonostante il caos e le distruzioni di 5 anni di guerra civile. Le conquiste della rivoluzione in queste dure ed austere condizioni sono state davvero notevoli.

Ora che sono tornato  in Rojava, so che non mi mancherà nulla. So che qui non soffrirò della privazione delle cose necessarie a causa della mancanza di soldi. Io, come tutti in Rojava, non resteremo mai senza cibo e senz’acqua, senza vestiti o senza un posto in cui potersi riposare di notte. Questo movimento si prende cura delle persone.

Il che non vuol dire che la Rojava e la Siria non abbiano bisogno di aiuto.

Faccio appello a tutti i miei amici ed ai compagni perchè imparino dalla rivoluzione in Rojava e sappiano di come qui ci si sia presi il carico di guidare la guerra contro i fascisti dell’ISIS. Faccio appello a tutti voi di fare la vostra parte per quello che potete sostenendo o mandando donazioni affinchè questa rivoluzione possa diventare più forte con l’aiuto della comunità internazionale.”

 

Michael Israel è il quinto americano volontario con le YPG che muore in battaglia in Rojava contro l’ISIS, ma è il primo che cade per mano turca.

Anton Leschek è il quarto tedesco che rimane ucciso nei ranghi delle forze curde.

Non si sa quante altre vittime abbiano fatto gli attacchi aerei turchi nelle file delleYPG, che è la forza guida all’interno delle multietniche Forze Democratiche Siriane che hanno lanciato l’operazione “Collera dell’Eufrate” per liberare Raqqa dall’ISIS.

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Mike Israel, il volontario statunitense che si era unito alla milizia delle YPG e che è caduto combattendo contro l’ISIS in Rojava il 24 novembre era un  compagno anarchico  iscritto all’Industrial Workers of the World. E’ morto vittima di un bombardamento aereo turco diretto a colpire i combattenti curdi che stavano incalzando i clerico-fascisti dell’ISIS.

Lo scorso agosto, poco dopo essere ritornato in Rojava, Mike Israel aveva scritto“Con la liberazione di Manbîc, le YPG e le YPJ sono più vicine a tagliare all’ISIS i collegamenti logistici con la loro base al di là del confine turco per il trasporto di persone e rifornimenti. Una volta tagliata questa linea di rifornimento, l’ISIS resterebbe del tutto isolato.
Per voi che siete in Occidente, questo significa che loro non saranno più in grado di trasferire così facilmente i loro uomini negli Stati europei.
La Rojava sta così rendendo più sicure le vostre vite dal pericolo di questi fascisti, pur vivendo così lontano dai loro confini. Per favore non dimenticate i sacrifici che la Rojava ha fatto per contrastare e contenere le bande criminali dell’ISIS.”

Due settimane dopo aveva scritto

“Eccone una davvero bella, USA. Dopo che le YPG hanno buttato l’ISIS fuori da  Manbîc e liberato l’area, siamo in stallo mentre lo stato turco fa incursioni in Siria e pretende che le forze della Rojava si ritirino subito da tutto il territorio che hanno conquistato finora.”

Mike è quello  a sinistra nella foto in alto e quello vestito di blu nella foto in basso. Il cartoncino rosso che ha nelle mani è la sua tessera dell’IWW.************

 

Comunicato del Consiglio Militare di Manbij su Michael Israel ed Anton Leschek, uccisi dall’aviazione turca in Siria

http://kurdishquestion.com/article/3663-mmc-statement-o...syria

Il Consiglio Militare di Manbij ha diramato un comunicato sui due volontari internazionalisti che sono morti recentemente sotto l’aviazione turca.

Lo statunitense Michael Isreal (Robin Agiri) ed il tedesco Anton Leschek (Zana Ciwan) sono stati uccisi da attacchi aerei turchi il 24 Novembre 2016.

Il comunicato dice che entrambi erano rimasti a Manbij dopo la liberazione della città dall’ISIS avvenuta il 15 agosto scorso per “assistere le unità locali di Manbij nella difesa della regione. Specialmente dopo che una forza di occupazione era entrata sullo scenario di guerra siriano, questi volontari che non tolleravano il terrore e l’oppressione, non potevano accettare che l’occupazione turca minacciasse Manbij e la Siria del nord.

Il comunicato dice che Michael Israel si era unito alla rivoluzione nel luglio 2016 con la motivazione di voler “proteggere la rivoluzione popolare in Rojava e lottare contro i nemici della rivoluzione.

Anton Leschek viene descritto come “giovane tedesco senza paura” che si era unito al Consiglio Militare di Manbij nel settembre 2016.

Leschek ebbe a dichiarare: “Per me la vera lotta è in Rojava, perchè qui il popolo non si arrende nè alla tirannia nè al terrore. Sosterrò questa rivoluzione democratica fino alla fine.

Il comunicato conferma che entrambi sono stati uccisi dagli aerei turchi a ovest di Manbij il 24 Novembre dove “ il consiglio continua a reggere una fiera resistenza contro le forze di occupazione turche e i terroristi a loro affiliati.

La Turchia, insieme a gruppi del Libero Esercito Siriano (FSA) ha lanciato il 24 agosto, 10 giorni dopo la liberazione di Manbij dall’ISIS, l’operazione “Scudo Eufrate”.

Sebbene tale operazione sia stata apparentemente lanciata per estromettere l’ISIS dall’area, in realtà non ha fatto altro che prendere di mira sempre di più le posizioni del Forze Democratiche Siriane, di cui il Consiglio Militare di Manbji fa parte.

Secondo alcuni commentatori la Turchia vuole impedire che i Curdi acquistino posizioni nella regione ed allo stesso tempo indebolire il sistema democratico costruito nella Siria settentrionale.

Esponenti delle forze militari curde hanno dichiarato che la Turchia punta a creare un mini-stato sunnita nelle aree che ha occupato.

Recentemente il presidente turco Erdogan ha dichiarato che sono intervenuti in Siria per “mettere fine al governo di Assad.”

 

http://www.anarkismo.net/article/29815
(traduzione a cura di ALternativa Libertaria/fdca – Ufficio Relazioni Internazionali)

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