La rivoluzione iniziata da* compagn* nella Rojava, in quanto parte di un più vasto movimento di liberazione del popolo curdo e, tramite quest’ultimo, di tutti i popoli del Medio Oriente, è fonte di ispirazione per tutti coloro che anelano ad un mondo libero, uguale e giusto senza dominatori e dominati. Siamo di fronte ad una esperienza di democrazia diretta in cui ci sono le basi per un socialismo libero ed autogestito che rispetti l’ambiente e l’autonomia dei popoli. I socialisti libertari di tutto il mondo sentono che questa rivoluzione è la loro rivoluzione.
Oggi questa rivoluzione viene aggredita da una triplice minaccia costituita dall’imperialismo, dall’autoritarismo statalista e dalla reazione oscurantista, fanatica ed ultra-conservatrice che nasce dalle viscere della decomposizione creata dall’occupazione e dall’invasione delle terre dei popoli del Medio Oriente. Mentre la reazione oscurantista colpisce con le armi ottenute grazie all’imperialismo, le forze armate turche stanno erigendo una barriera militare di carri armati e cannoni allo scopo di schiacciare la popolazione curda, come tra l’incudine ed il martello. I/le nostri/e compagni/e nella Rojava stanno combattendo, armi in pugno, quale parte di una ampia mobilitazione di tutto il popolo contro questa triplice minaccia ed un perverso assedio, per difendere ciò che hanno conquistato con la loro lotta: la loro autonomia e la loro libertà. Ma non sono soli in questa battaglia. Sono con loro milioni di uomini e donne dallo spirito libero che gli si stringono intorno, sostenendoli e tenendo loro le mani nella lotta per il mondo nuovo che sta crescendo nei nostri cuori.
Da diverse parti del mondo, vogliamo dichiarare che la vostra lotta è anche la nostra. Noi siamo con voi, disposti a fare la nostra parte nella lotta per la trasformazione sociale universale, ora più necessaria che mai. Esigiamo la fine della repressione, il rilascio dei prigionieri politici e dei prigionieri di guerra, incluso Abdullah Öcalan, la fine della criminalizzazione internazionale dei rivoluzionari curdi ed il rispetto per l’autonomia delle comunità che stanno tenendo le redini del loro destino nelle loro mani. Siamo uniti nella lotta per la liberazione da tutte le forme di oppressione e di sfruttamento, per la costruzione di una nuova società libera ed uguale. Sosteniamo la vostra lotta per la società rivoluzionaria con tutti i mezzi necessari a mettere fine alla violenza dello Stato, del capitalismo, dell’imperialismo e del patriarcato.
11 Febbraio a Milano, a sostegno del federalismo democratico e per la liberazione i tutte le prigioniere e i prigionieri politici. Pace e giustizia per il Kurdistan, Libertà per Ocalan e per tutt* prigionier* politic* in Turchia