Precisazioni circa Makhno, Contropiano e le solite calunnie
Stimati compagni della redazione di “Contropiano”,
non ci stupisce né ci indigna che il presidente della Commissione esteri del Senato russo veicoli via Facebook (e dove, altrimenti?) antiche calunnie bolsceviche e liberali circa il compagno Nestor Ivanovic Makhno, riprese poi da tal Fabrizio Poggi nel suo articolo “La fede ucraina tra Stepan Bandera e Nestor Makhnò“. Più concretamente ci interessa ristabilire i termini della verità storica, mille volte mistificata dalla storiografia liberale, socialdemocratica e bolscevica.
Il compagno anarchico Nestor Ivanovic Makhno era un rivoluzionario internazionalista che combattè, in nome dell’emancipazione dei lavoratori, contro le armate bianche che dilagarono in Ukraina fin dal 1918. Lo fece a fianco dell’Armata Rossa, con successo e lealtà per quella rivoluzione proletaria che sempre difese: dalle armate controrivoluzionarie e dalle bande di briganti fino all’aggressione sanguinosa da parte del maresciallo Trotzkj che non poteva acconsentire all’autogoverno del proletariato d’Uckraina la cui sanguinosa sconfitta, da parte dell’esercito del nuovo stato sovietico precedeva, nel 1921, l’insurrezione de Kronstadt “contro il super lavoro e il super sfruttamento, il ripristino dei privilegi di classe abbattuti, la fame, la miseria e la morte per la patria socialista”.
Queste vicende anticipavano la tragedia del proletariato russo soccombente di fronte all’insorgente capitalismo di stato sovietico e nella sua successiva configurazione imperialistica, alla cui edificazione il bolscevismo non può dirsi estraneo.
Saluti libertari
Alternativa Libertaria/FdCA