27 ottobre e 10 novembre, lavoratrici e lavoratori in sciopero generale
In una realtà mediaticamente costruita per criminalizzare il diritto di sciopero, per raffreddare il conflitto sociale e sindacale all’interno di protocolli punitivi, per impedire l’esercizio del diritto di coalizione dei lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro, ogni indizione di sciopero assume il grande valore di restituire voce e protagonismo alle donne ed agli uomini, nativi ed immigrati, che vivono di lavoro salariato, di precariato, di pensioni insufficienti, di sussidi, di assistenza, di disoccupazione, spesso in condizioni di ricatto e di vessazione come nel settore della logistica.
Sono queste le voci e questi i protagonisti che il 27 ottobre ed il 10 novembre sciopereranno e manifesteranno per rivendicare la restituzione del maltolto in questi lunghi anni di crisi, la redistribuzione della ricchezza prodotta in un paese che si dice sia uscito dalla crisi, l’universalismo di diritti e tutele per poter vivere bene.
Ancora una volta sarà la generosità di lotta e la consapevolezza dei propri interessi di classe di migliaia di lavoratrici e lavoratori che daranno la cifra delle due giornate di sciopero.Sono questi i corpi, questi i sorrisi, questa la rabbia, questa la voglia di coalizzarsi e di contare che fanno di ogni sciopero un pezzetto della lunga storia della lotta di classe.
Tuttavia, sebbene la doppia indizione potrebbe far perdere in incidenza alle mobilitazioni previste, rimane attesa una significativa partecipazione a queste prime due date di sciopero, di manifestazione, di lotta e di autodeterminazione in una situazione di feroce ristrutturazione capitalistica ancora in atto dopo 9 anni di crisi.
Le piattaforme presentate per le due giornate di sciopero risuoneranno negli slogan, poi bisogna lavorare per l’unità dei lavoratori, per l’unità di classe.
Alternativa Libertaria sosterrà ove possibile le giornate del 27 ottobre e del 10 novembre.
Segreteria Nazionale
24 ottobre 2017