Amazon 18 o le catene del presente
I braccialetti brevettati da Amazon sono semplicemente l’evoluzione della specie.
La tecnologia del capitale, all’opera, che riduce a codice a barre, riconoscimento di qualsiasi merce e prodotto, pure il/i lavoratori e non può essere altrimenti, risulta un dato fondamentale della prestazione lavorativa.
Non siamo in presenza di una stranezza consentita da cambi di leggi ma dal funzionamento stesso del capitale in un passaggio storico più e più volte sottolineato, che viene segnato da cambiamenti/trasformazioni strutturali. I primi a farne le spese come sempre sono le/i lavoratori.
Il tutto, come è sempre successo, si riversa sull’intera società. E se i lavoratori in senso ampio non trovano le vie di uscita, nella lotta di classe, il dominio del capitale, e l’egemonia culturale che esso esprime, aumenta.
Questa premessa è doverosa, dato i riscontri dei vari giornalai ed esperti tuttologhi che si succedono, con uscite al di fuori della decenza.
Amazon applica da sempre il controllo in remote sui lavoratori impiegati nei suoi magazzini, sia che siano lavoratori somministrati da agenzie (precari), sia che siano lavoratori assunti a tempo indeterminato, con un protocollo che viene applicato in tutte le realtà e in qualsiasi paese.
Pure la scoperta delle multinazionali e del loro modo di funzionare risulta indecente dato che da oltre 70 anni sono al centro, o meglio dovrebbero esserlo, di qualsiasi analisi sul/del capitale.
Il passaggio al capitalismo digitale, grazie alle potenzialità delle tecnologie attuali e in divenire, permette per quello che riguarda il territorio del lavoro il controllo a distanza del lavoratore sui due punti esplicitati dal dominio: il controllo della produttività e il controllo disciplinare.
Bracciali, cellulari, badge, smartphone aziendali, tablet, tom tom traccianti ecc. producono la tracciatura sistemica anche dei comportamenti dei singoli lavoratori, che viene immagazzinata e registrata (nei server aziendali o nei cloud) . Così i lavoratori possono essere prontamente o successivamente ripresi (sanzionati).
Mai come ora la capacità di dominio invasiva e pervasiva sulla sfera personale del lavoratore viene messa e assogettata a trasparenza eliminando tutti gli spazi di “attività” autonoma.
Non entriamo nel merito e nell’analisi in questa sede, degli elementi che risultano neccessari per completare questo percorso, delle varie forme organizzative aziendali diverse ma non in contrapposizione fra loro ma solo funzionali al tipo di mission della stessa; cosi evitiamo per il medesimo motivo la descrizione delle varie forme e tecnologie applicate per lo scopo.
Amazon come gran parte delle aziende nel settore della distribuzione diventa un terreno di istituzione totale, alla quale i lavoratori si devono assogettare. Molto simile ai sistemi, nel funzionamento, di reclusione ed esclusione dei panottici. Sottolineiamo che tale SISTEMA si espande velocemente a qualsiasi tipo di attivita e in qualsiasi perimetro di lavoro.
Segnaliamo due punti con enormi implicazioni. Il primo l’isolamento del singolo lavoratore e la difficoltà di coalizione della classe; il secondo quello che viene correttamente definito tecno-stress e le ricadute sulla salute e la sicurezza degli stessi lavoratori .
LA VERTENZA AMAZON
E’ in corso una dura vertenza dura per la posizione dell’azienda e per la difficolta di organizzazione dei lavoratori. Un dato molto importante è quello che in AMAZON i sindacati del commercio, la FILCAMS-CGIL in particolare, sono riusciti ad organizzare scioperi su una piattaforma, approvata dai lavoratori, avviando per la prima volta dopo 10 anni un percorso contrattuale. Gli scioperi di dicembre sottolineano una fondamentale e non eludibile neccessità : quella di costruire una vertenza EUROPEA che coinvolga tutti i magazzini di Amazon. Gli scioperi del periodo natalizio, massimo livello di vendite del settore dell’e-commerce, ha coinvolto magazzini in Germania, Francia e Italia. I rapporti tra i sindacati di settore di questi 3 paesi europei risultano importanti per iniziare ad affrontare una azione sindacale sovranazionale sul piano contrattuale/vertenziale tenendo presente le difficoltà che derivano da diversi fattori non da ultimo la presenza di ben 6 forme e modi di organizzazione sindacale in Europa.