25 aprile- dalle Marche
Comunicato congiunto
Altro che superato….l’antifascismo oggi come ieri per noi significa resistenza viscerale da parte degli sfruttati di sempre verso il cane da guardia di chi ci opprime.
E se le organizzazioni politiche neofasciste sono ormai ampiamente sdoganate, se l’attuale governo non ha più nessun pudore nel proporre norme segregazioniste e razziste, questo è solo la punta dell’iceberg. Oggi come ieri la propaganda diffonde odio, coltiva la guerra tra poveri e esalta l’ignoranza.
Una pseudocultura interclassista, sovranista e fascistoide oggi più che mai dilaga fra noi, disgregandoci, atomizzandoci, lasciandoci senza difesa alcuna in un clima di perenni “emergenze” utili a distrarre l’attenzione dai nostri reali problemi quotidiani (l’impoverimento, la precarietà, lo smantellamento della sanità pubblica e della scuola, la crisi ambientale).
Paura, razzismo e desiderio di gerarchia fomentano il qualunquismo di molti, mentre un generale clima di repressione e delegittimazione colpisce e isola chi si ostina a impegnarsi sul piano sociale e politico.
Nel frattempo la gente comune, che ogni giorno si trova costretta ad accettare lavori interinali per salari da fame e stagionali non ha più neanche il tempo di interessarsi alla breve e frenetica vita delle notizie di cronaca, anche locali, cercando di sopravvivere come può alla ricerca di una stabilità economica.
La banalità della rabbia verso il diverso è dunque solo una conseguenza della miseria, e necessita di risposte chiare e facilmente rintracciabili:la pura e semplice testimonianza e propaganda non è più sufficiente.
Occorre ricostruire la lotta di classe, contro il fascismo del quotidiano.