Alternativa Libertaria_FdCA

Scuola popolare

La scuola popolare nasce a Casa Spartaco nel 2013. Durante le attività della scuola di italiano – primo progetto a vedere la luce – figli e nipoti dei partecipanti, che fin dalla prima lezione costituiscono un vivace e numeroso “contorno” alle lezioni, iniziano sempre più frequentemente a chiedere ai compagni che assistono le insegnanti sia un aiuto per l’esecuzione dei compiti sia informazioni circa la disponibilità di libri e fumetti. Sono proprio le esigenze concrete di bambini e ragazzi, che si palesano di giorno in giorno con l’approfondirsi delle relazioni fra le persone che frequentano Casa Spartaco, il motore di sviluppo di una serie di progetti che nascono e progressivamente si saldano l’uno con l’altro, dando forma ad uno spazio e ad ogni singolo momento condiviso fra le sue mura a partire dai desideri creativi di chi lo popola.

Nasce così l’idea di unire scuola di italiano, doposcuola, laboratori, letture, orto e forno comuni, teatro, sport, gioco, aggregazione e socialità in un’unica scuola popolare, che affonda le proprie radici nell’esperienza degli Asili del Popolo, nati a Villa Cella nell’immediato dopoguerra, autogestiti fino al 1973, raccontati così bene dal pedagogista correggese Loris Malaguzzi.

Ad oggi tanti bambini e ragazzi (del quartiere e non) frequentano ogni lunedì e venerdì un doposcuola gratuito integrato da laboratori che vanno dalla giocoleria alla pittura, dalla scultura agli origami, dagli orti alla pizza con il forno comune. In questi ultimi mesi, grazie alla collaborazione con la polisportiva della frazione, diventa finalmente possibile proporre il progetto “LudoSport – Gioco e movimento”, che avrà luogo una volta a settimana nella palestra di Budrio di Correggio e due laboratori teatrali, con Elisa Lolli e Teatro delle Brame, nei locali di Casa Spartaco.

Grazie all’impegno delle compagne e dei compagni, documentato dai cortometraggi di Canale Spartaco, questa realtà è oggi punto di riferimento nel territorio per chi pensa che le relazioni sociali possano essere aperte, inclusive, libere dalla cappa del mercato e dallo sfruttamento.