Il Jobs Act figlio delle linee di ristrutturazione dell’industria in Europa
I recentissimi decreti applicativi del Jobs Act emanati dal governo italiano si aggiungono ad altre legislazioni anti-operaie approvate all’interno dell’Unione Europea (UE). I contratti individuali a tutele crescenti, la ridefinizione del lavoro subordinato, la flessibilità svincolata dalla contrattazione, la monetizzazione dei licenziamenti e dell’espulsione dal ciclo produttivo hanno lo scopo immediato di portare all’irrilevanza il diritto di coalizione dei lavoratori ed il ruolo dell’organizzazione sindacale dentro le fabbriche.
Ma, al tempo stesso, si compie così anche in Italia una parte di quella ristrutturazione del diritto del lavoro che, dietro la facciata delle politiche di austerity inculcate dall’economia del debito, si inserisce nei processi di ristrutturazione dell’industria, già realizzati e in atto in UE.
…