RICOMPORRE UN QUADRO FRANTUMATO
Per ricomporre, almeno al livello della sindacalizzazione di massa, un quadro frantumato popolato da lavoratori al nero, inattivi, disoccupati, l’ampia schiera di lavoratori ad alto livello di precarietà, lavoratori altrimenti inintercettabili mediante categorie la cui rappresentatività era intimamente legata al modello fordista di produzione oggi, a parte rare eccezioni, ormai tramontata, è ‘ necessaria una riorganizzazione dei lavoratori sulla base di dinamiche intercategoriali.
Occorre orientare l’apertura sindacale ai movimenti, favorire tendenze volte al superamento di una visione fabbrichista a favore di un ampio coinvolgimento nel sociale. Individuando denominatori comuni – dal salario ai diritti, dal carovita alla casa – capaci di porsi come motori di un progetto di ricomposizione di classe.
Procedere alla creazione e alla progressiva estensione di strumenti di mutualismo solidaristico, la cui strutturazione potrebbe essere pratica attiva di tutti quei compagni militanti che non trovano collocazione all’interno del sindacato. Perchè questi strumenti rappresentano oggi forse l’unico mezzo per intervenire sui “lavoratori di riserva”, figure emblematiche di una condizione intermittente e trasversale a tutte le figure cosiddette atipiche, ma che rappresentano ormai la tipicità all’interno dell’attuale sistema di sfruttamento.
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