La vera riforma della contrattazione sta nel rilanciare una battaglia salariale di ampio respiro che punti ad incrementi consistenti generalizzati a partire dai minimi europei intercategoriali, che riduca l’impatto della parte accessoria e le tendenze al contratto individuale, che rimetta in essere un meccanismo di recupero automatico rispetto all’inflazione, che restituisca diritti e potere contrattuale agli organismi di base dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
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