Alternativa Libertaria_FdCA

A cena con Bakunin – Livorno

conferenza2SABATO 9 DICEMBRE.
ALLE ORE 18.30
al Caffè Letterario
” Le Cicale Operose”
C.so Amedeo Livorno 

IL COMUNISMO LIBERTARIO TRA STORIA E ATTUALITA’

“Il quadro che abbiamo di fronte è quello di un capitalismo fortemente scosso dalle sue contraddizioni, ma nonostante ciò non si scorgono in questa formazione, neppure in germe, la presenza di una nuova formazione economico-sociale.
L’unico dato oggettivo di contraddittorietà è lo sviluppo del proletariato come classe antagonista della borghesia, e, in dipendenza di ciò, ma non sempre e non sempre chiaramente, organizzazioni operaie espressione della sovrastruttura ideologica della classe, le quali proprio per l’assenza di un tessuto economico di base sostanzialmente nuovo, solo parzialmente riescono a svolgere un ruolo antagonista alle istituzioni borghesi.
Nasce da qui la necessità di fissare la nostra attenzione su quei processi di natura economica che possono creare le condizioni reali per aprire la fase di trasformazione socialista.
Dalle cose dette, lo schema materialista-dialettico che ne discende è quello che vede seguire alla seguente una formazione economico-sociale dove alla completa socializzazione del processo produttivo si affiancherà la proprietà sociale dei mezzi di produzione e del prodotto del lavoro.
Questa nuova formazione per potersi esprimere, anche se solo in germe, ancor più di altre formazioni in altre epoche storiche necessita di un atto di rottura. Ciò dipende dalla universalità del capitalismo e dal totale ribaltamento rappresentato dal comunismo, che per la prima volta nella storia dell’umanità dovrebbe aprire un’era dove assente è lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Non a caso Marx parla di fine della preistoria.
Nel passato sebbene le nuove forme economiche siano state favorite da episodi di violenza: invasioni, guerre, rivoluzioni, queste si sono sviluppate, per decenni e centinaia di anni, in parallelo alle vecchie formazioni, spesso contrastandole, ma molto spesso assorbendole.
In queste fasi di evoluzione non appare contraddittorio la trasformazione del patrizio romano in signore feudale e di questo in mercante.
Le trasformazioni economiche cambiavano il mondo, ma un dato, pur nella sua diversità, rimaneva costante: l’espropriazione del lavoro di una classe a favore di un’altra, dominante.
Compito del proletariato è spezzare questa costante”
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