Alternativa Libertaria_FdCA

dichiarazione di ACG (GB) e UCL (Francia)

 

Le recenti ventisette morti di rifugiati nella Manica seguono altre dieci morti quest’anno di rifugiati disperati che tentano di attraversare il Regno Unito. Non sembrano esserci cifre ufficiali per il numero di morti in circostanze simili negli ultimi venti anni, ma lo scorso ottobre è stata data una cifra di 296 di coloro che hanno cercato di attraversare in barca o in galleria. Queste ultime cifre fanno salire il numero dei morti a oltre 330, per non parlare delle migliaia di persone che hanno incontrato la morte nel Mediterraneo. Il nostro pensiero va ai parenti e agli amici di coloro che sono morti.

Sia il governo britannico che quello francese hanno cercato di dare la colpa di queste morti ai trafficanti di persone. Ma non sono stati i trafficanti a fornire le armi a feroci regimi autoritari e a intervenire in Iraq, Libia e Afghanistan, con bombardamenti e occupazioni, destabilizzando la regione, sono state le potenze occidentali, e questo include Francia e Gran Bretagna. Inoltre, lo stato francese ha condotto una guerra contro i rifugiati, smantellando i loro campi e tirando giù le loro tende in pieno inverno, stendendo rotoli di filo spinato intorno a un campo a Lille e lungo i binari della ferrovia verso Calais, rastrellando i migranti, sottoponendoli a molestie, gassificazioni e perquisizioni. Il giorno della tragedia che ha provocato 27 morti, il sottoprefetto di Boulogne-sur-Mer ha inviato la polizia per impedire che ai sopravvissuti fossero forniti vestiti asciutti.

Ci sono stati 1.281 tentativi registrati di attraversare la Manica dall’inizio dell’anno, per un totale di 33.083 persone, secondo la prefettura marittima francese della Manica e del Mare del Nord. Il Ministero dell’Interno britannico riconosce che 25.792 rifugiati sono riusciti a raggiungere il Kent, e la Prefettura marittima dice di averne riportati indietro 8.200 durante le operazioni di salvataggio.

I rifugiati non vengono in Occidente solo per infastidire la gente a Calais e nel Kent. Fuggono da omicidi di massa, bombardamenti, regimi oppressivi e persecuzioni politiche e religiose. Molti sono curdi che sono stati costretti a fuggire da Iraq, Iran e Siria. Non vengono nel Regno Unito per “scroccare”, come è stato dichiarato da Priti Patel e da altri parlamentari conservatori in parlamento, ma perché ci sono già comunità di migranti esistenti che possono sostenerli e fornire lavoro, spesso in modo ufficioso. Infatti, all’inizio di novembre, Patel ha dichiarato che il 70% dei rifugiati sono “migranti economici” e non ha fornito evidenze di questa pretestuosa affermazione. Deputati Tory come Edward Leigh e Julian Lewis hanno gongolato in Parlamento per le morti, dicendo che sarebbe stata una lezione per coloro che tentano di attraversare la Manica verso la Gran Bretagna.

Sia il governo francese che quello britannico hanno espresso una simpatia ipocrita per coloro che sono morti, Macron ha detto che non avrebbe lasciato che la Manica diventasse un cimitero. Le sue azioni dicono il contrario. Nel frattempo Boris Johnson ha stanziato 54 milioni di sterline la scorsa estate per fermare le traversate. Entrambi stanno cinicamente usando gli attraversamenti per esacerbare la tensione tra il governo britannico e quello francese.

È proprio a causa dei punti di attraversamento militarizzati e pesantemente fortificati, in particolare agli ingressi del tunnel di Coquelles, che hanno costretto i rifugiati a prendere il mare, spesso su zattere improvvisate.

Johnson è salito al potere grazie alla Brexit e uno degli obiettivi della Brexit era quello di porre fine all’afflusso di migranti, soprattutto dal Medio Oriente. Questo sta fallendo significativamente, dato che circa il 25% dei rifugiati riesce a raggiungere la Gran Bretagna. In Francia c’è la corsa alle elezioni presidenziali, e i candidati sono ansiosi di mostrare quanto sono zelanti nel combattere la migrazione.

Il governo Johnson ha chiuso qualsiasi percorso legale verso il Regno Unito e i modi per creare percorsi più sicuri, come permettere le richieste di asilo presso le ambasciate britanniche, a cui si oppone in modo virulento. Lo schema di reinsediamento che ha promesso per coloro che fuggono dai talebani in Afghanistan tre mesi fa non è stato ancora attuato, costringendo molti a prendere strade pericolose per fuggire. Per quanto riguarda Priti Patel, la ministra dell’Interno, continua ad incolpare il governo francese e i suoi stessi consulenti legali e funzionari per il fallimento delle promesse della Brexit. Ha sollevato l’idea di una politica di “push-back”, con la guardia costiera e la marina che costringono i rifugiati a tornare in Francia in mezzo alla Manica. Nessun marinaio ama condannare qualcuno ad annegare, e anche il sindacato del personale della Border Force, l’agenzia per l’applicazione della legge alle frontiere, ha respinto il “push-back”. Altri schemi folli sono stati il subappalto del trattamento dei richiedenti asilo a paesi lontani, per esempio l’Albania. Il governo albanese ha respinto questa proposta come “totalmente falsa”.

Per noi, comunisti libertari, il mondo non è diviso tra Est e Ovest, Nord e Sud, ma tra le classi, tra chi governa e sfrutta e trae profitto, e chi lavora e produce la ricchezza, ed è usato come carne da cannone dalla classe padronale. Solidarietà tra i lavoratori francesi e inglesi e con i migranti. Non lasciatevi ingannare dal disgustoso e sordido obiettivo di ristrutturare il capitalismo su scala mondiale da parte di chi governa e sfrutta. I lavoratori del mondo non hanno patria. E’ ora di far risorgere una coscienza di classe che non riconosca le frontiere e gli stati. Nel frattempo, dobbiamo lottare per fermare altre morti nella Manica.