Alternativa Libertaria_FdCA

I libri pubblicati dall’Archivio Franco Salomone

Edizioni Archivio Franco Salomone

I Gruppi Anarchici d'Azione Proletaria - Guido Barroero

gaapNella prima metà degli anni ’50 del XX secolo, in una dimensione internazionale caratterizzata dalla dura contrapposizione tra i due blocchi egemoni (USA vs URSS), i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria cercarono di sottoporre a una rigorosa analisi la mutata struttura dello sfruttamento capitalistico, sforzandosi di coglierne novità e linee di tendenza, analizzarono l’azione dell’imperialismo internazionale, comunque mascherato, cercando di coglierne le caratteristiche e tentarono di formulare una proposta strategica capace di opporsi al disegno complessivo dell’imperialismo.

Particolare attenzione venne posta all’analisi della cosiddetta “fase di transizione” dalla società capitalistica a quella postrivoluzionaria, con un’attenta analisi del ruolo dello Stato, “apparato di classe”, da liquidare nella fase rivoluzionaria.

Iniziato nel 1949 all’interno della Federazione Anarchica Italiana, il percorso di questi operai comunisti anarchici si separerà in modo lacerante dalla FAI nel 1950. Dal 1951 al 1956 i GAAP avranno una costante presenza all’interno del movimento operaio, perseguiranno una strategia di alleanze con tutte le forze rivoluzionarie, per la costituzione di un Terzo Fronte di avanguardie politiche antimperialiste, che li porterà ad approdi distanti dal comunismo anarchico.

I Figli dell’Officina
I Gruppi Anarchici d’Azione Proletaria (1949-1957)

di Guido Barroero

Pubblicato dall’Associazione Alternativa Libertaria per conto del Centro Documentazione Franco Salomone, Fano (PU), ottobre 2013.

ISBN: 978-88-906411-2-1

253 pp

Indice

  • Non si finisce mai di ricercare, di Donato Romito
  • Prefazione, di Roberto Meneghini
  • Un’esperienza dell’anarchismo di classe: i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria
  • Materiale da “L’Impulso”: 1949-1957
    • In cammino («L’Impulso» n. 1 del settembre 1949)
    • Argomenti («L’Impulso n. 3-4 del novembre-dicembre 1949)
    • Prospettiva internazionale («L’Impulso» n. 1 del gennaio 1950)
    • Obiettivi 1950 («L’Impulso» n. 2 del febbraio 1950)
    • Resistenzialismo. Piano di sconfitta. Note critiche sull’indirizzo della rivista «Volontà» (Supplemento al n. 2 de «L’Impulso» del febbraio 1950)
    • Mozione “per un movimento orientato e federato” («L’Impulso» n. 3-4 del marzo-aprile 1950)
    • Giovani e non più giovani («L’Impulso» n. 5-6 del maggio-giugno 1950)
    • Anarchici («L’Impulso», n. 9-10 – settembre-ottobre 1950)
    • Sulla liquidazione dello stato come apparato di classe
    • L’approdo («L’Impulso», n. 3-4 del marzo 1951)
    • L’imperialismo pianifica tutto ma non pianifica se stesso («L’Impulso» n. 5-6 dell’aprile 1951)
    • Contro il dispositivo imperialista terzo fronte rivoluzionario («L’Impulso» n. 7-10 del maggio-giugno 1951)
    • Terzo fronte in fabbrica («L’Impulso» n. 11-12 del luglio-agosto 1951)
    • Verso la conferenza nazionale. Fermezza («L’Impulso» n. 3 del 15 maggio 1952)
    • Perché non commemoriamo la scissione di Genova («L’Impulso» n. 7 del 15 ottobre 1952)
    • Un progetto di tesi («L’Impulso» n. 8 del 15 dicembre 1952)
    • Bilancio e saldo dell’«era staliniana». Dopo la morte di Stalin («L’Impulso» n. 3-4 del 15 aprile 1953)
    • L’internazionale comunista libertaria è sorta. La risposta degli anarchici alla crescente pressione dell’imperialismo («L’Impulso» n.6 del 15 giugno 1954)
    • Sotto la coltre della politica ufficiale premono le istanze della lotta di classe («L’Impulso» n. 8 del 15 agosto 1954)
    • Sulla giusta linea («L’Impulso n.5 del 15 maggio 1955)
    • I gruppi anarchici d’azione proletaria agli elettori («L’Impulso» n. 4 del 30 aprile 1956)
    • Per il comunismo libertario («L’Impulso» n. 11 del 25 ottobre 1956)
    • Conseguente decisione («L’Impulso» n. 7 – 30 aprile 1957)
  • Bibliografia essenziale
  • Materiale online
  • Biografie dei militanti
  • Indice delle organizzazioni
  • Indice analitico

Il manifesto del Comunismo Libertario - George Fontenis e il movimento anarchico francese

mclIndubbiamente, il Manifesto del Comunismo Libertario è uno dei documenti anarchici più controversi del XX secolo, sia a causa del dibattito che ha suscitato all’interno del movimento, sia per il sostegno che ha conferito a chi lotta per la costruzione di un’alternativa politica-rivoluzionaria che possa contribuire alla liberazione dei nostri popoli. La decisione di rieditare l’opera si basa su questa considerazione.

Per molti anarchici in varie parti del mondo, che vengono da una serie di esperienze organizzative fallite, che hanno visto fallire gli sforzi per far avanzare la rivoluzione a partire dalle contraddizioni generate dal capitalismo, o che hanno vissuto il riflusso del movimento popolare durante l’ultimo ventennio di neocapitalismo, il Manifesto è un testo chiave.

Certamente, non contiene tutte le risposte. Forse la sua principale ricchezza sta nel fatto che lascia aperte molte porte, getta molta luce sui problemi da ripensare e da continuare a sviluppare. Fornisce una visione dei concetti fondamentali necessari per poter elaborare un programma rivoluzionario comunista anarchico. Questo documento non può sostituire tale programma: tocca a ogni generazione militante costruirsi il proprio con contenuti, analisi e proposte.

Ma poi, sarà la pratica stessa a farlo.

Manifesto del Comunismo Libertario
Georges Fontenis e il movimento anarchico francese

a cura di Nestor McNab

Pubblicato dall’Associazione Alternativa Libertaria per conto del Centro Documentazione Franco Salomone, Fano (PU), settembre 2011.

ISBN: 978-88-906411-1-4

158 pp.

Indice

  • Prefazione, di José Antonio Gutiérrez D.
  • Introduzione dell’edizione originale del 1953
  • Manifesto del Comunismo Libertario. Problemi essenziali
    • Il Comunismo Libertario come teoria sociale
    • Il problema del programma
    • Il rapporto tra le masse e l’avanguardia
      1. La necessità dell’avanguardia
      2. La natura del ruolo dell’avanguardia rivoluzionaria
    • Principi interni dell’organizzazione rivoluzionaria o partito
      1. Unità teorica
      2. Unità di tattica, metodo collettivo d’azione
      3. Azione collettiva e disciplina
      4. Federalismo o democrazia interna
    • Il programma comunista libertario
      1. Gli aspetti della dominazione borghese: il Capitalismo e lo Stato
        • Il Capitalismo
        • Lo Stato
      2. I caratteri del comunismo libertario
        • Comunismo: dalla fase inferiore alla fase superiore o comunismo perfetto
        • Comunismo libertario
        • Comunismo libertario e umanesimo
      3. Il fatto rivoluzionario: il problema del potere e dello Stato
        • Che cos’è la rivoluzione?
        • Il periodo di transizione
        • La dittatura del proletariato
        • Il potere operaio diretto
        • La difesa della rivoluzione
        • Potere rivoluzionario e libertà
        • Il ruolo dell’organizzazione anarchica di specifica e il ruolo delle masse
    • La morale comunista libertaria
      • Noi combattiamo le morali
      • Abbiamo noi una morale?
      • La nostra morale

Appendici:

  • L’Internazionale Comunista Libertaria ha tenuto il suo congresso (Parigi, 5-6-7 giugno 1954)
    • Principi dell’Internazionale
      1. Il fenomeno imperialista, espressione dell’attuale struttura della società
      2. La necessità della trasformazione rivoluzionaria
      3. Il comunismo libertario
      4. La necessità, la natura e il ruolo dell’Internazionale
      5. Metodi di lotta
    • Risoluzione sull’esperanto
  • Che cos’era l’Internazionale Comunista Libertaria? (giugno 1954 – luglio 1958), di Georges Fontenis
  • Dal Manifesto del Comunismo Libertario ai nostri giorni: breve storia del movimento libertario francese 1945-2000, di Lorenzo Mejías
    • Introduzione
    • 1945-1968: la guerra fredda
    • 1968: durante gli scioperi di maggio-giugno
    • 1968-1976: la ricomposizione del movimento libertario
    • 1976-1983: il ripiegamento
    • 1983-1995: l’arrivo delle nuove generazioni
    • 1995-2000: verso la rivincita storica dei libertari?
    • 2001-2011: gli ultimi 10 anni, di Nestor McNab
  • Georges Fontenis: una vita da militante e il futuro dell’alternativa libertaria, di José Antonio Gutiérrez D.
  • Georges Fontenis, 1920-2010, di David Berry e Guillaume Davranche

Gli anarchici di Piazza Umberto - la sinistra libertaria a Bari negli anni '70

bariSono gli anni del terrorismo rosso e dello strategismo nero in Italia, gli anni del Watergate e della protesta contro la guerra in Vietnam, dei golpe sudamericani e del primo papa d’oltrecortina, gli anni dell’austerity e delle radio libere. Sono gli anni dei Pink Floyd e dei Led Zeppelin, ma anche dei Clash e di Bob Marley, di Battisti e di De André. Sono gli anni di Guerre Stellari e dei film di Bruce Lee, de L’esorcista e Il Padrino, di Fantozzi e dei polizieschi. E sono gli anni, infine, della storica semifinale Italia-Germania 4-3 e dei fumetti di Tex. Ma il territorio è quello pugliese, in particolar modo la città di Bari ed i suoi quartieri popolari, privi di servizi efficienti ma ricchi di un’umanità che sa farsi protagonista in determinate situazioni. E le donne e gli uomini sono gli abitanti di questi quartieri. Ma anche quei giovani le cui strade si incrociano proprio a Bari, proprio negli anni Settanta, proprio in quegli ambienti della sinistra libertaria che in quel periodo e in quella città sono tra i più attivi all’interno della sinistra rivoluzionaria.

Gli anarchici di piazza Umberto
La sinistra libertaria a Bari negli anni ’70

di Luca Lapolla

Pubblicato dall’Associazione Alternativa Libertaria per conto del Centro Documentazione Franco Salomone, Fano (PU), settembre 2011.

ISBN: 978-88-906411-0-7

271 pp

Indice

  • Il giardino della rivoluzione, di Donato Romito
  • Introduzione
  • I – La teoria dei Comunisti Anarchici
    • L’Ottocento: la Prima Internazionale e la Comune di Parigi
    • Prima dopoguerra: il dualismo organizzativo e la Piattaforma
    • La guerra civile in Spagna e la Catalogna libertaria
    • Gli anni Settanta: preparativi per la Rivoluzione
    • Perché “Comunisti Anarchici”?
  • II – Il Comunismo Anarchico in Italia negli anni Settanta
    • Il Movimento Anarchico Italiano tra 1965 e 1970
    • L’Organizzazione Anarchica Pugliese, il Nucleo Operativo e i rapporti con la FAI (1971-1973)
    • Il 1° Convegno Nazionale dei Lavoratori Anarchici, il Nucleo Promotore e la rottura con la FAI (1973-1975)
    • L’Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica e i rapporti con le altre organizzazioni comuniste libertarie (1976-1985)
    • La Federazione dei Comunisti Anarchici (dal 1986)
  • III – L’organizzazione di massa a Bari: i Comitati di Quartiere di San Pasquale e San Marcello
    • L’organizzazione di massa
    • I Consigli di Quartiere e la risposta alla minaccia riformista
    • Cos’è e come funziona un Comitato di Quartiere?
    • Dal Comitato dei genitori al Comitato di Quartiere San Pasquale
    • L’ingresso dei militanti anarco-comunisti e l’avvio delle lotte: la scuola materna
    • Generalizzare l’esperienza: il Comitato di Quartiere San Marcello
    • Dalla scuola alla lotta per la casa
    • Il consultorio
    • Controinformazione e cultura
    • Chiusura dei Comitati di Quartiere e considerazioni sulla loro esperienza
  • IV – Le altre Organizzazioni di massa: la presenza nelle scuole, nelle università, sul lavoro
    • L’intervento nella scuola
    • L’Università di Bari e il Movimento Studenti Fuori Sede
    • Gli studenti e il Settantasette
    • L’organizzazione di massa e il lavoro: CGIL, USI o Sindacato dei Consigli?
  • V – L’organizzazione di specifico e la politica locale, nazionale, internazionale
    • La struttura interna
    • Le battaglie referendarie: divorzio e aborto
    • Un capolavoro di contorsionismo politico
    • Il movimento femminista
    • Antistatalismo e antifascismo
    • L’assassinio di Benedetto Petrone
    • “Contro lo stato e contro le BR”
    • L’internazionalismo proletario
  • Epilogo
  • Appendice I – Le interviste
  • Appendice II – Analisi delle fonti e metodologia
  • Appendice III – Le foto
  • Appendice IV – I documenti
  • Bibliografia
  • Indice analitico
  • Il Centro di Documentazione “Franco Salomone”

Un rivoluzionario di ponente

Salomone_smTanti militanti anarchici e libertari hanno dedicato la loro vita all’ideale politico, tra attività sindacale e attività rivoluzionaria, tra riunioni, viaggi, volantini, incontri, discussioni, litigi. Da fuori può forse sembrare che si tratti di un inutile agitarsi, di vita sprecata all’inseguimento di un sogno mai realizzato, che poi magari si perde nelle miserie della vita quotidiana.

Franco Salomone è uno di questi compagni che ha vissuto la militanza così, come si usava una volta e forse non si usa più, senza risparmiarsi. Con questo volume vogliamo ora rendergli omaggio.

Un rivoluzionario di ponente
Franco Salomone: le lotte di ieri, l’alternativa di domani

a cura di Roberto Meneghini e Donato Romito

Pubblicato dall’Associazione Alternativa Libertaria per conto del Centro Documentazione Franco Salomone, Fano (PU), marzo 2011.

Indice

  • Nota dei curatori
  • Acronimi delle organizzazioni politiche sindacali citate nel testo
  • Un impulso costante alla lotta ed all’unità
  • Franco Salomone – Un profilo biografico
  • I documenti:
    • Progetto di tesi programmatica sui rapporti fra organizzazione rivoluzionaria e masse popolari
    • Piazza Fontana: Ad un anno dalla strage…
    • Organizzazione specifica, organizzazione di massa
    • 1° Convegno Nazionale dei Lavoratori Anarchici
    • Le questioni della rivoluzione
      • Problemi generali della rivoluzione: rivoluzione soluzione di tutti i sogni
      • La superstruttura socialista
      • L’infrastruttura socialista
    • Convegno sui “contratti”
    • I comunisti anarchici e l’organizzazione di massa
    • La crisi del sindacalismo
  • Il Centro di Documentazione “Franco Salomone”

La piattaforma organizzativa dei comunisti anarchici

nmcn-piattaformaSono passati 80 anni dalla pubblicazione sulle pagine del giornale anarchico Delo Truda della “Piattaforma Organizzativa dell’Unione Generale degli Anarchici (Bozza)”, più noto come la “Piattaforma Organizzativa dei Comunisti Anarchici”. La Piattaforma rappresenta la prima volta in cui, dai tempi di Bakunin, un gruppo di anarchici approdò a formulare una piattaforma teorica e pratica delle posizioni e dei compiti degli anarchici che potesse servire a saldare l’unità e la teoria anarchica al fine di assicurare una maggiore influenza dell’anarchismo all’interno della società in generale e del movimento di classe dei lavoratori in particolare.

Pur non essendo esauriente nei vari temi trattati e necessitando ulteriore sviluppo di alcuni concetti soprattutto in campo organizzativo, è un documento di un enorme valore, non tanto a livello storico quanto a livello pratico, un documento attualissimo che merita (ieri come oggi) la seria considerazione di tutti coloro che si battono, o vorrebbero battersi, per un nuovo mondo, una nuova società, una nuova umanità.

In questo libro abbiamo raccolto una serie di articoli e documenti dell’epoca, molti dei quali inediti in lingua italiana, che dimostrano nel loro insieme la fondatezza della Piattaforma, la giustezza delle sue posizioni e la serietà con la quale i suoi fautori affrontarono tutte le questioni che tormentavano il movimento anarchico nel periodo immediatamente dopo la Rivoluzione russa. Oggi, il comunismo anarchico, lungi dall’essere un fenomeno che appartiene solo ad un lontano passato nella storia del movimento dei lavoratori, è più che mai un discorso vivo e propositivo.

 

La Piattaforma Organizzativa dei Comunisti Anarchici

– origine, dibattito e significato –

a cura di Nestor McNab

2007 – Giovane Talpa ONLUS per conto di Federazione dei Comunisti Anarchici

pagine 219

 

INDICE:

INTRODUZIONI:

  • Prefazione di Nestor McNab
  • Pier Francesco Zarcone, Attualità della polemica sulla “Piattaforma”
  • Alexandre Skirda, La Piattaforma Organizzativa

DOCUMENTI:

APPENDICE:

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